Madagascar, la ritualità delle donne incinta

Madagascar, la ritualità delle donne incinta


Abbiamo già parlato dei Fady, cioè i divieti imposti dalla cultura malgascia alle donne incinta e non solo, come non sedersi sulla soglia della porta o bere alla bottiglia, ma il parto per le donne in Madagascar assume una connotazione magica, tra realtà e rituali tribali.

Le donne durante la gravidanza devono indossare indumenti e copricapo speciali, come il Kisaly, una specie di vestito a sacco che copre la pancia, e fiori di lime o garabbatì per proteggersi profumando l’aria e allontanando così gli spiriti malvagi e le anime vaganti della foresta, grazie all’odore della purezza dell’innocenza del bambino.


In gavidanza le donne si adoperano in molte attività e lavorano i campi, perché dalla loro forza e condizione fisica dipende la salute del bambino e un parto facile. La loro bellezza viene dai capelli che diventano lucenti e folti, e che donano rigogliosità e fortuna a qualunque cosa tocchino, nonché alla donna stessa.


Il travaglio è regolamentato dalla luna piena e dalle maree, così ogni donna sa quando preparare gli stracci per tamponare i liquidi che perderà durante il parto e legarseli in vita. Ci si spoglia poi di tutto, bracciali, anelli e ninnoli, perché il bambino non rimanga legato o trattenuto da nessun legaccio quando dovrà venire al mondo.


Il parto è un momento da vivere in tuttuno con la natura seguendo i consigli delle “vecchie” del villaggio che guidano le giovani partorienti con la loro esperienza e la storia delle loro tradizioni.


Appena avvenuto il parto, l’uomo dovrà occuparsi della placenta, che avvolgerà in un panno bianco e senza voltarsi indietro la porterà in un luogo segreto. Questa è l’unica mansione che spetta alla parte maschile di generazione in generazione, ma importantissima per garantire linfa e vita alla placenta che non si deve seccare, assicurando così il nutrimento tra madre e figlia per tutta la vita. La dovrà interrare infatti in un luogo sicuro vicino ad un corso d’acqua, così la linfa vitale potrà continuare a scorrere anche in futuro.


Il parto di una donna torna alle radici, pieno di simboli e rituali magici, legati alla natura e alle tradizioni locali che la rispettano. In Madagascar si torna in contatto con il proprio io primitivo…