Economia

Anche se sono stati fatti molti passi avanti, con il 70% della popolazione che vive al di sotto alla soglia della dell, il Madagascar si pone tra i paesi più poveri del mondo.

L'indigenza è prevalente nelle campagne con una agricoltura praticamente di sussistenza a cui si aggiungono altri problemi cronici quali la  l’assenza di servizi sanitari  e l'elevata natalità, l’ingiusta distribuzione delle terre e  l’impossibilità di accedere al credito.

Il Madagascar riceve importanti aiuti economici dalla comunità internazionale attraverso la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e la Comunità Europea.

L'economia nazionale è basata  sull'agricoltura e sull'allevamento del bestiame: la coltivazione del riso è fondamentale in quanto rappresenta la base dell’alimentazione della popolazione, ma sono  anche importanti anche altre colture  come  caffè,  chiodi di garofano,  cacao, manioca,  fagioli,  banane ed arachidi, ma soprattutto la  vaniglia  di cui il Madagascar è il primo produttore al mondo.

L'allevamento in Madagascar è soprattutto di zebù, ma anche suini, bovini, ovini.

Il turismo da diventando sempre più importante,  anche se le infrastrutture sono molto carenti e molte località pagano la difficile accessibilità.

Altri settore importante in Madagascar sono le industrie manifatturiere alimentari , ma particolarmente dinamico è il ramo dell’industria tessile e  dell’ abbigliamento, soprattutto dedicato all’esportazione.