LA NATURA: BIODIVERSITA’ E ENDEMISMO

Sebbene la grande Isola del Madagascar si sia separata dal continente africano milioni di anni fa, ha dato vita ad un incredibile varietà di flora e fauna, ed è stato  popolato dall’uomo poco più di 2000 anni fa.

In questo "laboratorio", isolato dal continente africano e dal mondo indo-malese, la natura ha prodotto e continua a produrre specie uniche. Il Madagascar è uno dei paesi al mondo che mantengono la maggior parte delle riserve genetiche mondiali nelle sue foreste pluviali.

La grande isola è un vero e proprio giardino dell'Eden per i naturalisti e gli amanti della natura: sono catalogate circa 14.000 specie di piante, l’85% delle quali sono endemiche. Ci sono 175 specie di palme, e  ben 170 di queste sono endemiche.
Pr non parlare degli animali simbolo di questo paese. Tutte le 97 specie di lemuri sono unici al mondo.  Per fare un altro esempio esistono ben 208 specie di coleotteri tigre (un piccolo coleottero carnivoro), ma solo due non sono endemiche.
Ma la biodiversità del Madagascar non è fatta solo di cifre impressionanti, infatti mentre in altri paesi si prla di specie endemiche, qui addirittura si parla di genere e famiglie.
Sono ben sei le foreste pluviali del Centro-Sud del Madagascar, vale a dire, il Marojejy, Masoala, Zahamena, Ranomafana, Andringitra e Parchi Nazionali Andohahela, che hanno guadagnato all'unanimità la loro candidatura durante la 31 ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Queste antichissime foreste contribuiscono al preservazione ecologica, che è vitale per la sopravvivenza della biodiversità unica malgascia. Questa biodiversità riflette la storia geologica di un'isola che si allontanarono da altri blocchi di terra milioni di anni fa, e dove la fauna e la flora si sono sviluppate in un isolamento favorevole.
Queste foreste sono stati integrate alla prestigiosa lista, che include già il Tsingy de Bemaraha (registrato nel 1990), la collina reale di Ambohimanga nei pressi di Antananarivo, e  lo Zafimaniry.
I mammiferi più rappresentativi dell'isola sono senza dubbio i lemuri. Queste proscimmie si sono evolute in quasi cinquanta specie e sub-specie, con dimensioni variano da quella del pollice (Microcebus), a quella di un bambino (Indri-Indri). E nessuno oserebbe chiudere l'inventario, dal momento che nuove specie vengono regolarmente scoperti: il Lemure Dorato-Incoronato o Propithecus Tattersally (1975), il lemure Bambù d'Oro (1987), l’Allocebus Trichotis (di soli 80 grammi!!) che si credeva essere l'istinto (1997), il Seali Lepilemur e Lepilemur Mitsinjonensis (2005) ...   Il più misterioso lemure del Madagascar è comunque  l'Aye Aye, che è stato salvato dall'estinzione nel 1966, spesso ucciso solo per il suo aspetto caratterizzato da denti da coniglio, orecchie da pipistrello, mantello setoso,  mani da scimmia con un indice ipertrofico ed una coda da volpe.
Il Madagascar ha anche una grande varietà di camaleonti: sono ben 350 circa le specie registrate, e proprio come il lemure, sono un emblema del paese. Completamente innocuo e molto discreto, il camaleonte sembra dissolversi nel suo ambiente, il suo modo languido di camminare e la sua perfetta mimetizzazione hanno creato il mito dell'animale invisibile, un piccolo drago  preistorico. In alcune regioni del Madagascar, la gente credo che abbiano poteri magici e in grado di vedere il futuro. Questo è il motivo per cui è spesso temuto ...